#05 LUOGHI IMPRESSIONANTI

 
Il mare, splendido luogo naturale dove tutti ci accingiamo a goderci le giornate più calde delle vacanze estive. Per me, che abito ad Anzio, comune di media grandezza che sorge sulla costa al sud di Roma, il mare è molto di più che un luogo di vacanza. Il mare è il luogo che ha i ricordi più belli della mia infanzia, nei momenti belli e brutti sedersi sul muretto ed osservare le onde che modellano la sabbia da un forte senso di spensieratezza. Crescendo e avvicinandomi a quello che è il mio percorso adesso, ho imparato a osservare con un occhio diverso anche quello che circonda il mare, dal bello al “brutto” soffermandomi a pensare come riutilizzare l’inagibile e dare un nuovo volto al “brutto”. Anzio non è solo mare e ristoranti, ci sono luoghi che nel corso della storia hanno avuto grande importanza: gli affascinanti resti della villa imperiale di Nerone; la Basilica di Santa Teresa e la Chiesa dei Santi Pio e Antonio che sono stupende opere di architettura; il cimitero inglese e quello americano che offrono un’esperienza triste e cupa ed allo stesso tempo unica; Villa Adele, Villa Sarsina e Villa Albani fantastiche strutture risalenti al ‘700; e per concludere il Paradiso sul mare.

Proprio su quest’ultimo vorrei soffermarmi, l’edifico più bello che Anzio poteva avere ma che non è mai stato apprezzato fino in fondo. Ci troviamo lungo la riviera Zanardelli, qui è situato il Paradiso sul Mare. Si tratta di un edificio semicircolare con una coppia di torri sormontate da cupole in stile Liberty. Originariamente era tutto bianco, colore che doveva riflettere il sole ed esaltare la bellezza e l’armonia di questa bellissima architettura... architettura talmente bella che oggi è completamente inagibile.


Progettato dall’architetto Cesare Bazzani nel 1919 e inaugurato nel 1924, il Paradiso sul Mare era stato pensato originariamente come luogo di eventi mondani, sfilate di moda, convegni, mostre e sale da gioco. Si inseriva perfettamente nel contesto architettonico che vede sorgere villini liberty di rilevata importanza lungo tutta la riviera. All’interno sembrava di vivere un sogno, ogni singolo elemento era stato curato alla perfezione, i soffitti al piano superiore erano affrescati, il piano inferiore aveva una sala da ballo, una grande sala da pranzo con annessa cucina. La struttura si distinse anche per il coinvolgimento diretto nella Seconda Guerra Mondiale, durante la quale venne usata come sede del comando Alleato dopo lo sbarco nel 1944. Il Paradiso è stato luogo di importanti set cinematografici come “Amarcord” di Federico Fellini e “Polvere di Stelle” di Alberto Sordi. Dal picco del successo e del prestigio questa struttura subì un drastico declino. Verso la fine del 1960 il palazzo viene adibito a edificio scolastico e professionale per i Servizi Alberghieri e di Ristorazione, per poi risultare inagibile per questa funzione ed essere usato come magazzino del Museo Civico Archeologico di Anzio. Dal 2016 l’edificio è chiuso per motivi di decadimento e ad oggi la situazione è solo che peggiorata.



Ingresso principale Paradiso sul Mare oggi.

Vista dall'ingresso principale del Paradiso ad oggi.

 Tornando a noi.. Tirar fuori un imprinting da un’architettura di questo genere non è semplice, ma il suo inconfondibile stile liberty, la distribuzione interna monumentale che doveva soddisfare la vita dell’alta borghesia del tempo, ed il suo rapporto originario con il mare elemento principale della città che la ospita sono concetti chiave che influenzano il mio pensiero di architettura. Questi sono dei concetti che vorrei evidenziale nel mio progetto, una struttura rivista in chiave moderna, con diverse funzioni interne che non sono presenti in nessun’altra struttura nell’ambito romano, tutto questo evidenziando l’importante rapporto con la presenza del fiume Aniene e delle presenze circostanti.

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